Nel mio approccio alla disciplina e al paziente tento di conservare l’essenza originaria dell’Osteopatia e delle sue tecniche, seguendo i principi fondamentali di unità del corpo e di trattamento generale.
L’Osteopatia è una scienza nata alla fine dell’800, il cui processo di modernizzazione negli anni ha portato alla perdita di alcuni capisaldi della sua pratica. Spesso infatti gli operatori “moderni” si limitano ad applicare un trattamento locale diretto alla zona dolorosa indicata dal paziente, rinnegando così i principi di unità del corpo e di trattamento generale.
Tuttavia, grazie al prodigarsi nei decenni di alcuni osteopati, gli insegnamenti dei padri fondatori dell’Osteopatia sono giunti integri fino a noi oggi.
Tramite l’Associazione Italiana Osteopatia Classica (AIOC) e alcuni docenti inglesi, membri dell’Istituto di Osteopatia Classica (ICO), allievi a loro volta dei pionieri dell’Osteopatia, ho avuto personalmente la possibilità di attingere dalla fonte originaria delle conoscenze osteopatiche.
Oggi nel mio studio pratico quotidianamente gli insegnamenti appresi da questi “monumenti” dell’Osteopatia, che si riassumono in un trattamento globale neuro-micro-vascolare-linfatico, il quale permette di ristabilire le condizioni ideali del corpo, così da stimolarne le naturali capacità di preservazione e auto-guarigione.
A prescindere dal sintomo per cui si sia presentato il paziente, lo scopo del mio trattamento sarà quello di riequilibrare l’organismo “dalla testa ai piedi”; da non intendersi come un mero e semplice “riposizionamento osseo”, ma come un vero e proprio trattamento fisiologico che va in profondità nel corpo e che tenta di regolarne, tra gli altri, eventuali squilibri circolatori, causa essenziale dei processi patologici.
Solo una volta ottenuto un punto di vista globale, l’attenzione potrà essere focalizzata sulla singola area locale del problema individuato.
A mio parere è importante che l’Osteopatia, nel suo processo di evoluzione e accostamento alle altre discipline della cura, non perda di vista gli aspetti fondamentali che la caratterizzano e contraddistinguono.
Peculiare dello sguardo osteopatico è infatti l’attenzione globale sulla persona, i cui sintomi non vanno mai affrontati senza considerare la complessità del corpo nel suo insieme e l’interazione continua e costante dei vari sistemi che lo compongono (biomeccanico, neurologico, respiratorio-circolatorio, metabolico-energetico, biopsicosociale).
Tutto ciò avviene senza seguire protocolli fissi o standardizzati, ma cercando sempre di adattare il percorso di trattamento alle particolarità di ogni singolo paziente, con l’obiettivo ultimo di risolvere i sintomi in modo quanto più duraturo.